(seconda metà del VII - fine del V sec. a.C.)
Summary:
Lo studio sulle 277 anfore puniche rinvenute nelle necropoli di Himera
che si presenta in questo volume è frutto di una ricerca approfondita
condotta a partire dei dati di scavo e attraverso un’attenta analisi e
classificazione dei singoli contenitori, senza tralasciare le opportune
analisi archeometriche ed epigrafiche. La possibilità di incrociare
elementi diversi, con riferimenti cronologici spesso molto precisi
grazie all’associazione con i corredi funerari, ha consentito di andare
ben oltre la redazione di un semplice catalogo, seppure completo,
restituendo uno straordinario complesso di materiali nella loro
prospettiva storica e nel significato del quadro dei commerci tirrenici
di età arcaica e classica.
Le anfore studiate coprono un quadro cronologico molto preciso, dalla
seconda metà del VII sec. a.C. al 409 a.C., data della distruzione di
Himera, attestando forme di contatto e scambio di merci tra la colonia e
i vicini emporia punici della Sicilia Occidentale: Mozia, Palermo e
Solunto che dista da Himera solo poche decine di chilometri. Tuttavia, è
attestato l’arrivo in questa città greca di anfore da trasporto
provenienti da tutto il mondo punico: Sicilia, Cartagine, Sardegna e
Spagna, con una notevole varietà di tipi che conferma la grande vitalità
degli scambi marittimi e della circolazione delle merci che costituì uno
dei fattori fondamentali di sviluppo e di prosperità per i centri
costieri della Sicilia centro-settentrionale.
In sostanza, fin dai primi decenni di vita, e con intensità crescente, i
Greci ebbero rapporti “commerciali” con gli emporia punici e con la
stessa Cartagine, come documentato dalla presenza di tipi di anfore
rinvenuti in questa colonia greca, ma non ancora individuati nelle città
puniche di Sicilia. Sappiamo dalla storia che le vicende di Himera sono
segnate dai grandi scontri con Cartagine, dalla battaglia del 480 a.C.
alla distruzione del 409 a.C., momenti di grande intensità che
evidenziano forti conflitti, ma nello sviluppo quotidiano delle
relazioni, che sono conseguenza anche degli scambi commerciali,
l’intensa presenza di prodotti punici, lungo tutto l’arco di vita della
colonia, sembra raccontare, eloquentemente, un sistema di legami molto
solido. Greci e Punici entrarono si in contrasto militare, quando gli
equilibri strategici e politici si incrinavano, ma sostanzialmente
l’arrivo di prodotti, trasportati dalle navi che battevano la costa
tirrenica dell’isola, è indice di un assetto generale molto meno
conflittuale e duraturo rispetto a quanto gli episodi di guerra
suggeriscono.